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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Foresta Proibita e di Forbidden Forest


   ‘Su col morale’ disse Ron. ‘Piton non fa altro che togliere punti a Fred e a George. Posso venire con te a trovare Hagrid?’
Alle tre meno cinque avevano lasciato il castello e avanzavano attraverso il parco. Hagrid viveva in una casetta di legno al limitare della Foresta Proibita. Fuori della porta erano poggiati una balestra e un paio di stivali di gomma.
Il maestro delle Pozioni (Cap. 8 Harry Potter 1)

   Il suo manico di scopa salì sempre più in alto e poi si allontanò come andasse alla deriva, verso la Foresta Proibita, scomparendo alla vista.
Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1)

    Grifondoro correvano giù per le scale alla volta del campo, per la prima lezione di volo. Era una giornata chiara e ventosa, e l'erba si piegava sotto i loro passi, mentre scendevano di corsa giù per la collina verso un pianoro dalla parte opposta del parco, in direzione della Foresta Proibita, le cui chiome ondeggiavano, nere, in lontananza.
Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1)

   A proposito di Piton...
Una figura incappucciata scendeva rapidamente i gradini all'entrata del castello. Camminava il più in fretta possibile, diretto alla Foresta Proibita, nel chiaro intento di non farsi vedere. A quella vista, l'euforia della vittoria svanì dalla mente di Harry. Il ragazzo riconobbe la camminata furtiva del personaggio. Era Piton, che sgattaiolava nella foresta mentre tutti gli altri cenavano. Che cosa c'era dietro?
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

    Hogwarts gli mancava così tanto che era come avere costantemente mal di stomaco. Gli mancava il castello con i suoi passaggi segreti e i suoi fantasmi, le lezioni (anche se magari non quelle di Piton, il professore di Pozioni), la posta consegnata via gufo, i banchetti nella Sala Grande, i sonni nel suo letto a baldacchino nel dormitorio della torre, le visitine al guardiacaccia Hagrid nella capanna vicino alla Foresta Proibita, e soprattutto il Quidditch, lo sport più popolare nel mondo dei maghi (sei alti pali alle porte, quattro palle volanti e quattordici giocatori a cavallo di un manico di scopa).
Il peggior compleanno (Cap. 1 Harry Potter 2)


    Ron non era mai stato nella Foresta Proibita. Harry invece sì e aveva sperato di non doverlo fare mai più.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Ron aveva l’aria abbattuta come se gli fosse stato appena comunicato che doveva andare a vivere nella Foresta Proibita.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «Era la mia parola contro quella di Hagrid. Be’, puoi immaginare da te com’è rimasto il vecchio Armando Dippet. Da una parte Tom Riddle, povero in canna ma brillante, orfano ma così coraggioso, Prefetto della scuola, studente modello; dall’altra quel gran pasticcione confusionario di Hagrid, che si metteva nei guai una settimana sì e una no, che tentava di allevare cuccioli di lupi mannari sotto il letto, che sgattaiolava nella Foresta Proibita per combattere i troll. Ma devo ammettere che persino io sono rimasto sorpreso della riuscita del mio piano. Pensavo che qualcuno si sarebbe reso conto che l’Erede di Serpeverde non poteva assolutamente essere Hagrid. C’erano voluti a me cinque anni interi per scoprire quel che c’era da sapere sulla Camera dei Segreti e trovarne l’ingresso… figuriamoci se Hagrid poteva avere il cervello o il potere per farlo!
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)

   «Non voglio spaventarlo, voglio metterlo in guardia!» ribatté il signor Weasley. «Lo sai come sono fatti Harry e Ron, sempre in giro per conto loro: sono entrati due volte nella Foresta Proibita! Ma Harry quest'anno non deve farlo assolutamente! Quando penso a cosa gli sarebbe potuto succedere la notte che è scappato di casa! Se il Nottetempo non gli avesse dato un passaggio, scommetto che sarebbe stato ucciso prima che il Ministero lo ritrovasse».
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   limitare della Foresta Proibita. Fu solo quando riconobbe tre schiene fin troppo familiari che si rese conto che avrebbero dovuto seguire la lezione con i Serpeverde. Malfoy stava parlando animatamente con Tiger e Goyle, che ridacchiavano. Harry era sicuro di sapere di cosa stavano parlando.
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Harry cercò a tentoni la sveglia e la guardò. Erano le quattro e mezzo. Maledicendo Pix, si ridistese e cercò di riprendere sonno, ma era molto difficile, ora che era sveglio, ignorare il rombo del tuono, l'urto del vento contro i muri del castello e gli scricchiolii lontani degli alberi nella Foresta Proibita. Di lì a poche ore sarebbe stato fuori, sul campo da Quidditch, a combattere nella tempesta. Alla fine rinunciò a dormire, si alzò, si vestì, prese la sua Nimbus Duemila e uscì dal dormitorio senza fare rumore.
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   Si avviarono lentamente giù per il prato, scavando uno stretto passaggio nella neve scintillante e polverosa, le calze e gli orli dei mantelli inzuppati. La Foresta Proibita sembrava avvolta da un incantesimo, con tutti gli alberi drappeggiati d'argento, e la capanna di Hagrid pareva un dolce con la glassa.
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   I prati erano calmi e tranquilli. Nemmeno un alito di vento sfiorava le cime degli alberi della Foresta Proibita; il Platano Picchiatore era immobile e sembrava innocuo. Pareva che le condizioni per la partita sarebbero state perfette.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   Camminando molto vicini in modo che nessuno li vedesse, attraversarono l'ingresso in punta di piedi, coperti dal Mantello, poi scesero i gradini di pietra fino al prato. Il sole già calava dietro la Foresta Proibita, spruzzando d'oro le cime degli alberi.
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   Harry apri la porta dell'armadio. L'ingresso era deserto. Più in fretta possibile, cercando di non far rumore, sfrecciarono fuori dall'armadio e scesero i gradini di pietra. Le ombre si stavano già allungando, le cime degli alberi della Foresta Proibita ancora una volta bagnate d'oro.
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)


    A questo non aveva pensato. Come avrebbero fatto i Weasley a venire a prenderlo? Non avevano più l’auto; la loro vecchia Ford Anglia al momento scorrazzava libera nella Foresta Proibita a Hogwarts. Ma l’anno prima il signor Weasley aveva preso in prestito un’auto del Ministero della Magia; forse avrebbe fatto lo stesso anche stavolta?
Ritorno alla Tana (Cap. 4 Harry Potter 4)

    Il rimbombo di una campana echeggiò dal castello attraverso i prati umidi, segnalando la fine della lezione, e la classe si divise; i Tassorosso rientrarono per andare a Trasfigurazione, e i Grifondoro presero la direzione opposta e percorsero il prato in discesa verso la piccola capanna di legno di Hagrid, che si trovava al limitare della Foresta Proibita.
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    Scesero in fila i gradini e si schierarono davanti al castello. Era una serata fredda e serena; il sole stava tramontando e una pallida luna trasparente brillava già sulla Foresta Proibita. Harry, in piedi tra Ron e Hermione in quarta fila, vide Dennis Canon tremare di agitazione tra quelli del primo anno.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Dennis aveva quasi indovinato. Mentre la gigantesca sagoma nera sfiorava le cime degli alberi della Foresta Proibita, illuminata dalle luci del castello, videro un’enorme carrozza di un blu polveroso, delle dimensioni di una vasta dimora, che fluttuava verso di loro, trainata nell’aria da una dozzina di cavalli alati, tutti palomino, grandi come elefanti.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Mentre si avvicinavano alla capanna di Hagrid al limitare della Foresta Proibita, fu svelato il mistero della sistemazione notturna di Beauxbatons: gli studenti stavano risalendo a bordo della gigantesca carrozza blu polvere, ora parcheggiata a un centinaio di metri dalla porta di casa di Hagrid. I pachidermici cavalli volanti pascolavano in un recinto improvvisato lì accanto.
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)

    Leo era troppo piccolo per trasportare un prosciutto intero su per la montagna da solo, così Harry chiese anche l’aiuto di due allocchi di palude della scuola. Quando furono decollati nella luce del tramonto, tre bizzarre sagome che trasportavano insieme il grosso pacco, Harry si appoggiò al davanzale, guardando il parco, le cupe cime fruscianti degli alberi della Foresta Proibita, e le vele agitate della nave di Durmstrang. Un gufo reale attraversò in volo il filo di fumo che saliva dal camino di Hagrid; planò verso il castello, circumnavigò la Guferia e sparì. Guardando in giù, Harry vide Hagrid scavare con foga davanti alla capanna. Si chiese che cosa stesse facendo; era come se stesse preparando un nuovo orticello. In quel momento Madame Maxime sbucò dal carro di Beauxbatons e raggiunse Hagrid. Cercò di coinvolgerlo in una conversazione. Hagrid si appoggiò alla pala, ma non sembrava desideroso di prolungare la chiacchierata, perché Madame Maxime poco dopo tornò alla sua carrozza.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Signore e signori, sta per cominciare la terza prova del Torneo Tremaghi, la prova finale! Permettete che vi ricordi la situazione del punteggio! Al primo posto, alla pari, con ottantacinque punti ciascuno… il signor Cedric Diggory e il signor Harry Potter, entrambi della Scuola di Hogwarts!» Le grida e gli applausi fecero alzare in volo nel cielo sempre più scuro gli uccelli appollaiati sugli alberi della Foresta Proibita. «Al secondo posto, con ottanta punti… il signor Viktor Krum, dell’Istituto Durmstrang!» Altri applausi. «E al terzo posto… Mademoiselle Fleur Delacour, dell’Accademia di Beauxbatons!»
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    Sbatacchiando e ondeggiando, le carrozze avanzarono in fila lungo la strada. Quando passarono dal cancello che portava nel territorio della scuola, fra gli alti pilastri di pietra sovrastati da cinghiali alati, Harry si sporse in avanti per cercare di vedere se c’erano luci accese nella capanna di Hagrid vicino alla Foresta Proibita, ma i prati erano immersi in una completa oscurità. Il Castello di Hogwarts, tuttavia, incombeva sempre più vicino: una massa imponente di torrette, nero giaietto contro il cielo scuro, e qua e là una finestra diffondeva una luce vibrante sopra di loro.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    La giornata era diventata fresca e ventosa e, attraversando il prato che scendeva fino alla capanna di Hagrid al limitare della Foresta Proibita, sentirono qualche rara goccia di pioggia sul viso. La professoressa Caporal aspettava la classe a una trentina di metri dalla capanna; davanti a lei c’era un lungo tavolo su cavalletti carico di bastoncini. Harry e Ron si stavano avvicinando, quando un alto scoppio di risate risuonò alle loro spalle: si voltarono e videro Draco Malfoy che avanzava, circondato dalla solita banda di compari di Serpeverde. Doveva appena aver detto qualcosa di molto divertente, perché Tiger, Goyle, Pansy Parkinson e gli altri continuarono a sghignazzare di cuore mentre si radunavano attorno al tavolo; e a giudicare da come lo guardavano, Harry indovinò l’argomento della battuta senza troppe difficoltà.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Le cime degli alberi della Foresta Proibita dondolavano alla brezza leggera. Harry le osservò, assaporando l’aria fresca sul viso, pensando al Quidditch che lo aspettava… poi lo vide. Un enorme cavallo alato, di quelli che trainavano le carrozze di Hogwarts, con le ali nere di cuoio spalancate come uno pterodattilo, si librò dagli alberi simile a un grottesco uccello gigante. Planò disegnando un grande cerchio, poi si tuffò di nuovo tra le chiome. Il tutto accadde così in fretta che Harry riuscì a stento a credere a ciò che aveva visto, se non per il cuore che gli martellava forte.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)


    Mentre si avvicinavano al campo di Quidditch, Harry guardò alla sua destra, dove gli alberi della Foresta Proibita fremevano oscuri. Nulla si alzò in volo; il cielo era vuoto, a parte alcuni gufi che volteggiavano lontano attorno alla Torre della Guferia. Aveva già abbastanza preoccupazioni, il cavallo volante non gli faceva alcun male, e lo cacciò via dalla mente.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Harry emise un gemito. La Foresta Proibita pullulava del genere di creature che avevano le più alte probabilità di far licenziare Hagrid. «Che cosa nasconde lì dentro? L’ha detto?» chiese.
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    Dalla nebbia emerse un volto che Harry aveva già visto in una buia, pericolosa notte nella Foresta Proibita: i capelli di un biondo chiarissimo e gli occhi di un azzurro sorprendente; la testa e il torso di un uomo uniti al corpo di un cavallo palomino.
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Il professor Silente è stato così gentile da rendere quest’aula simile al mio habitat naturale. Avrei preferito farvi lezione nella Foresta Proibita — che fino a lunedì era la mia casa — ma non è più possibile».
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    Un movimento al limitare della Foresta Proibita attrasse la sua attenzione. Socchiuse gli occhi, schermandoli dal sole, e vide Hagrid emergere dal folto degli alberi. Sembrava che zoppicasse. Perplesso, lo vide raggiungere a fatica la porta della sua capanna e sparirvi dentro. Harry continuò a osservare la capanna per parecchi minuti. Hagrid non ricomparve, ma dopo un po’ un ricciolo di fumo si srotolò dal camino: non doveva essere così malridotto da non riuscire ad accendere il fuoco.
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Fianco a fianco, salirono le scale. Una volta davanti al portone, d’istinto si voltarono a guardare la Foresta Proibita. Forse era frutto della sua immaginazione, ma Harry fu quasi certo di aver visto una nuvoletta di uccelli gonfiarsi sopra le cime lontane, come se l’albero che li aveva fino allora ospitati fosse stato appena sradicato.
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5)

    Il martedì, Harry era deciso a dare il massimo in Cura delle Creature Magiche, in modo che Hagrid facesse bella figura. La prova pratica si svolse nel pomeriggio, sul prato ai margini della Foresta Proibita, dove agli studenti fu richiesto di identificare correttamente uno Knarl nascosto fra una dozzina di porcospini (il trucco stava nell’offrire loro del latte: i Knarl, creature estremamente sospettose, con aculei dotati di molti poteri magici, di solito s’infuriano, considerandolo un tentativo di avvelenarli); poi dovettero prendersi cura di un Asticello; nutrire e pulire un Fiammagranchio senza scottarsi; e scegliere, tra un vasto assortimento di cibi, la dieta adatta a un unicorno malato.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Hermione varcò decisa il portone di quercia e scese i gradini di pietra, inoltrandosi nell’aria fragrante della sera. Ormai il sole calava oltre le cime degli alberi della Foresta Proibita, e mentre Hermione marciava decisa sul prato — costringendo la Umbridge a trottare per tenerle dietro — le loro lunghe ombre scure li seguirono increspandosi sull’erba come mantelli.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    Avevano perso tanto tempo… e ora salvare Sirius era ancora più difficile di quando aveva avuto la visione. Non solo aveva perso la bacchetta, ma erano bloccati — e per giunta a piedi — in mezzo alla Foresta Proibita.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    Hermione batté Hagrid sulla spalla, senza trovare nulla da dire. Harry la capiva. Aveva visto Hagrid regalare un orsacchiotto a un feroce cucciolo di drago, canticchiare canzoncine a scorpioni giganti armati di ventose e pungiglioni, tentare di ragionare con quel bruto gigantesco del suo fratellastro, ma quella era forse la più incomprensibile di tutte le sue fantasie mostruose: il gigantesco ragno, Aragog, che abitava nel fitto della Foresta Proibita e al quale lui e Ron erano sfuggiti per un soffio quattro anni prima.
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)


    Siccome avevano appena visto Lumacorno entrare in Sala Grande, indugiarono per un po’ nella sala comune. Il piano prevedeva che Harry gli lasciasse il tempo di mangiare con calma, prima di andarlo a trovare nel suo ufficio. Quando il sole discese fino a sfiorare le cime degli alberi nella Foresta Proibita, e dopo aver controllato cautamente che Neville, Dean e Seamus fossero nella sala comune, salirono tutti e tre di nascosto nel dormitorio dei ragazzi.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

   Di primo acchito pensò che fosse la Foresta Proibita e per un attimo, pur cosciente di quanto sarebbe stato folle e rischioso apparire nel territorio di Hogwarts, ebbe un tuffo al cuore pensando di sgattaiolare tra gli alberi fino alla capanna di Hagrid. Ma nei pochi istanti che occorsero a Ron per emettere un basso grugnito e a lui per strisciare verso l'amico, si rese conto che quella non era la Foresta Proibita: gli alberi erano più giovani, più radi, il terreno più sgombro.
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

   «Il professor Piton li ha spediti nella Foresta Proibita a fare del lavoro per l'idiota, Hagrid».
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «E Piton avrà pensato che fosse una punizione» aggiunse Harry, «ma Ginny, Neville e Luna probabilmente si sono fatti quattro risate con Hagrid. La Foresta Proibita... hanno affrontato cose ben peggiori della Foresta Proibita, sai che roba!»
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Sì, forse ci vado!» urlò Ron, facendo qualche passo verso Harry, che non arretrò. «Non hai sentito che cosa hanno detto di mia sorella? Ma per te conta come un peto di topo, vero, è solo la Foresta Proibita, Harry Neho-Viste-di-Peggio Potter se ne frega di cosa le succede là dentro, be', a me invece importa, va bene, ragni giganti e altre pazzie...»
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Ha portato degli amici!» gridò Harry, guardando dallo squarcio nella parete: altri ragni giganti si arrampicavano, liberati dalla Foresta Proibita nella quale erano evidentemente penetrati i Mangiamorte. Harry scagliò Schiantesimi contro di loro e abbatté il primo della fila, che cadde sui suoi compagni, trascinandoseli dietro. Altre maledizioni volarono sopra la testa di Harry, così vicine che ne sentì la forza spostargli i capelli.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   Scattò, pensando quasi che così sarebbe riuscito a distanziare la morte stessa, ignorando i fiotti di luce che volavano nel buio, il rumore del lago che ruggiva come il mare, e il fruscio della Foresta Proibita anche se la notte era senza vento; attraverso una terra che sembrava anch'essa ribellarsi, corse più veloce di quanto avesse mai fatto in vita sua, e fu lui ad avvistare per primo l'enorme albero, il Platano che proteggeva il segreto sotto le proprie radici con i rami pronti a schioccare come fruste.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   «Ora, Harry Potter, mi rivolgo direttamente a te. Tu hai consentito che i tuoi amici morissero per te piuttosto che affrontarmi di persona. Io ti aspetterò nella Foresta Proibita. Se entro un'ora non ti sarai consegnato a me, la battaglia riprenderà. E questa volta vi prenderò parte io stesso, Harry Potter, e ti troverò e punirò fino all'ultimo uomo, donna o bambino che abbia cercato di nasconderti a me. Un'ora».
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)

   Tu hai consentito che i tuoi amici morissero per te piuttosto che affrontarmi di persona. Io ti aspetterò nella Foresta Proibita... un'ora...
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)

   «Nel caso di Harry e Lord Voldemort, parlare di una è parlare dell'altra». Silente si guardò intorno per controllare che fossero soli. Erano ormai vicini alla Foresta Proibita, ma non c'era nessuno.
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)